302013Giu
Conversione in legge del D.L. 25 marzo 2013, n. 24

Pubblichiamo il testo dell’intervento (ed il link al Video) del Sen. Vincenzo D’Anna nel corso della seduta pubblica in Aula del giorno 22.05.2013, concernente la discussione e approvazione dell’atto n. 298-B avente ad oggetto: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria”.

D’ANNA (PdL). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facolta`.

D’ANNA (PdL). Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi corre l’obbligo di ricordare in quest’Aula che buona parte della vexata quaestio esistente tra questi due ordini del giorno trae origine da una carenza legislativa che la Camera dei deputati aveva definito gia` due anni or sono approvando all’unanimita` il disegno di legge n. 4274, che codificava ed indicava con precisione procedure e linee guida per la sperimentazione clinica.
Vorrei che il Ministro mi ascoltasse. Questo importante provvedimento, trasferito al Senato nell’ottobre 2011 (disegno di legge n. 2935), dove e` rimasto giacente per due anni perche´ non si e` trovato il tempo di esaminarlo, detta procedure e linee guida per la sperimentazione scientifica.
Questo perche´ non dovrebbe mancare un canovaccio e non dovrebbe mancare una procedura scientificamente validata e incardinata in una legge. Infatti, se noi avessimo approvato anche al Senato quel provvedimento che il ministro Balduzzi propose e che la Camera approvo`, il problema questa mattina non si sarebbe posto; ne´ si porrebbe ogniqualvolta qualcuno esce dal sacro recinto di quella che e` una consuetudine, e quindi non si interfaccia con le preposte autorita` ma non e` detto che non possa avere ragione.
L’invito che rivolgo al Ministro e` quello di riprendere con forza, di fare sua questa proposta di legge che fu gia` validata dalla Camera, e di portarla subito al Senato per verificare se la si puo` approvare in sede deliberante in Commissione, perche´ a suo tempo tutti i Gruppi parlamentari votarono a favore. Segnalo quindi il disegno di legge n. 2935 del Senato della passata legislatura.
Mi permetto anche di aggiungere che votero` a favore dell’ordine del giorno che ho ottoscritto, non perche´ ritengo che quello che propone il Ministro e quello che ha proposto la Commissione non sia valido: anzi, e` validissimo, in quanto sana alcuni aspetti dell’esistente e avvia con date certe e tempi certi una sperimentazione che dovra` approdare ad una rigorosa verifica scientifica degli esiti di questa terapia. Pero`, in mancanza di una legge e, quindi, di una certezza procedurale scientificamente validata, credo che chi ha avuto dei risultati debba poter continuare in queste terapie.
Cosı` come non sono d’accordo nel ritenere che le cellule staminalipossano  essere equiparate a farmaci. Da un lato, infatti, si dice che non sono organi da trapiantare, ma io credo che l’AIFA abbia un po’ forzato la mano nel definirle addirittura dei farmaci. Questo non e`. Forse, pero,tutto va ricondotto nell’ambito di un discorso che puo` avere anche dei risvolti commerciali, perche´ quando si trattano le staminali come farmaci significa che qualcuno questi farmaci li vendera`, li mettera` sul mercato e che qualcun altro li dovra` comprare. Queste cose dobbiamo dircele, in scienza e coscienza.
Quindi, tutto va bene nell’ordine del giorno G2.2, a cui il Ministro ha dato il suo assenso, tranne la nozione, che l’AIFA ha voluto introdurre, che le cellule staminali devono essere considerate dei farmaci: sono terapie soggette a sperimentazione, ancor meglio nell’ambito di una legge quadro che era a portata di mano gia` un anno e mezzo fa, con il disegno di legge n. 2935. Definire farmaci le cellule staminali e`, a mio avviso, una forzatura prodromica a un utilizzo di questi farmaci per altri scopi.

Link al video (a partire dal minuto 110:56)

http://webtv.senato.it/4193?seduta_assemblea=50